"Il tempo che ci rimane" di Elia Suleiman (2009)
Sinossi: La storia recente dei palestinesi narrata, dalla fondazione di Israele a oggi, attraverso episodi quotidiani con spunti tratti dai ricordi del padre e della madre del regista. Il cineasta, a sette anni da Intervento divino, realizza un’opera di sorprendente classicità, tra piani fissi che sembrano estender(si) all’infinito nella profondità di campo e movimenti ritmici come la fuga, la marcia dei soldati, le traiettorie degli interni domestici, ma anche astratta, in cui il ricordo può confondersi con il sogno e il desiderio come quel memorabile momento del salto con l’asta che supera il muro costruito da Israele. Il silenzio diventa un urlo e una risata fragorosa e dolente. E dentro c’è l’intensità di tutta una vita.
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